mercoledì 28 agosto 2019

Che cos'è il Ravvedimento di cui parla la Bibbia?



Non si tratta come si intende comunemente nelle dottrine religiose di "contristarsi e pentirsi dalle proprie opere cattive", non è chiedere perdono ad un dio spietato ed esigente per avere fatto delle azioni contrarie alle sue rigide direttive. 

Il vero ravvedimento biblico consiste nel "cambiare mentalità", "cambiare impostazione di vita", consiste nello smettere di confidare nelle proprie opere buone e decidere di confidare in Cristo soltanto e nella sua opera per la nostra salvezza. 

Dopo avere ricevuto la vita eterna quale dono stabile, il credente si allinea sempre di più a Gesù in ogni aspetto dell'esistenza. Il cristiano che si ravvede continuamente è chi ha lo Spirito Santo dimorante nel proprio cuore e si conforma ogni giorno di più a Gesù Cristo, non per un esercizio religioso, non per paura di punizioni, ma per riconoscenza del dono ricevuto. Ovviamente sentirà anche dispiacere per il male fatto in passato, ma questo è l'effetto della santificazione, non la causa!

sabato 17 agosto 2019

Nel giorno del giudizio saremo salvati o dannati in base alle opere?


In Matteo 25:31-46 dove viene descritto il ritorno di Cristo, apparentemente si insegna la salvezza per opere, ci descrive pecore che fanno opere buone e capre che fanno opere cattive. Le pecore sono messa alla destra del Figlio dell'uomo e salvate, le capre messe alla sua sinistra e dannate.

Ma è questa la realtà? 

martedì 13 agosto 2019

Il vero significato di Tito 1:16


Secondo la tradizionale interpretazione legalista, questo versetto significa che se il credente nato di nuovo non fa "buone opere", perde la salvezza oppure "dimostra di non essere mai stato salvato".

Tuttavia il fulcro del contesto qui non è quello della condotta morale dei credenti. Il motivo principale per cui Paolo riprende queste persone non è tanto che si stavano comportando in modo immorale, ma principalmente perché stavano diffondendo un falso insegnamento!

Se lo rinneghiamo, egli pure ci rinnegherà? anche se siamo infedeli egli rimane fedele!



Secondo alcuni, questo versetto: "Se lo rinneghiamo, egli pure ci rinnegherà" (2Timoteo 2:12) significa che se il credente rinnega Cristo, commette il "peccato a morte" e perde la salvezza. Ma è vero? Significano questo le parole di Paolo? Anche qui, per capire come interpretare la Parola, dobbiamo guardare come si sviluppa nel pratico. Nel nuovo testamento, troviamo due esempi molto chiari di persone che hanno rinnegato Gesù: Pietro e Giuda.