giovedì 22 settembre 2016

La Caduta nello Spirito




Ripropongo a seguire uno studio che ho scritto alcuni anni fa, da allora la mia posizione è diventata più sobria ma non rinnego la sostanza di quanto detto allora. Buona lettura.



Di che cosa si tratta?  

La "caduta nello Spirito", nota anche come "riposo nello Spirito" consiste nella caduta a terra di una persona, in seguito all'impatto con la potenza soprannaturale del Signore. Generalmente avviene quando un ministro di Dio prega con l'imposizione delle mani, ma può anche avvenire in seguito alla preghiera di credenti comuni o senza che nessuno preghi per la persona che cade. La caduta può avvenire in avanti, all'indietro o lateralmente, non è rilevante la direzione in cui si cade, ma la causa della caduta.

Si tratta di un fenomeno visibile e spettacolare che per sua natura porta facilmente ad incomprensioni da parte dei credenti tradizionali e dei non credenti, dovute alla loro mancanza di conoscenza della Parola di Dio e dello Spirito Santo. Talvolta queste critiche sono legittime perchè evidenziano le carnalità ed eccessi di alcuni credenti.

Quando una persona si trova a terra sotto l'azione della Mano del Signore può vivere diverse esperienze: la conversione a Cristo, una guarigione fisica o interiore, una liberazione da legami spirituali o da demoni o più "semplicemente" una forte comunione con Dio, accompagnata da gioia e pace (questo è ciò che avviene più spesso). In questi momenti è anche possibile ricevere rivelazioni, visioni, oppure un senso profondo dell'amore, presenza, potenza, e santità di Dio.

E' segno di maturità spirituale il non ricercare la caduta come fine a se stessa, ma per ricevere la "benzina spirituale" necessaria ad una propria ulteriore santificazione ed a portare frutto. Secondo alcuni la caduta è un opera diretta di Dio, ma altri sono dell'opinione che sia dovuta a Dio ma indirettamente, in seguito ad un intorpidimento dei muscoli che avviene in seguito alla manifestazione dell'Unzione nei nostri corpi naturali, non abituati a sopportare questa realtà così forte. Questo spiegherebbe perché le persone più abituate allo stare alla presenza di Dio, come i ministri, cadono sotto l'Unzione con più rarità dei credenti comuni.

La caduta non viene sempre da Dio, ma può anche essere dovuta a cause naturali. Alcune persone emotive tendono consciamente od inconsciamente a volere vivere questo evento e si buttano a terra prima ancora che si preghi per loro. Inutile dire che questo modo di comportarsi è segno di profonda immaturità, porta solo a spettacolarismo e non dà alcun beneficio spirituale (purtroppo questo tipo di caduta non è raro).

La caduta può anche avvenire a causa di eventuali spiriti che sono nella persona che cade. I demoni si dimenano per il timore della presenza del Signore, non riescono più a stare nascosti e si manifestano (si tratta di un evento raro). 


Qual'è il concetto di fondo?  

Secondo la Parola di Dio, coloro che sono rinati in Cristo mediante la fede sono tempio dello Spirito Santo. Dio dimora costantemente tramite la persona dello Spirito nel cuore di chi lo ha accolto come Signore e Salvatore. Va sottolineato il fatto che solo chi è nato di nuovo ha la presenza di Dio in se, e che chi non conosce Gesù come Salvatore dentro di se ha soltanto i propri peccati e nessuna relazione con Dio: si trova nella tenebra assoluta. Tra un cristiano nato di nuovo e chi non ha ancora vissuto la conversione c'è una differenza non di grado, ma ontologica, relativa all'essenza interna. Per dirla con un esempio colorito, non si tratta di un confronto tra una pecora buona ed una pecora cattiva, ma del confronto tra una pecora ed una capra.

"Non sapete che siete il tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi?" (1Cor 3,16)

"Quale accordo fra Cristo e Beliar [Satana]? O quale relazione c'è tra il fedele e l'infedele? E che armonia c'è fra il tempio di Dio e gli idoli? Noi siamo infatti il tempio del Dio vivente, come disse Dio: Abiterò e camminerò in mezzo a loro, sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo" (2Cor 6,16)

Il tempio dell'antico patto era soltanto una figurazione terrena dell'attuale tempio Dio: la Chiesa, per la quale Gesù ha espiato tutti i peccati. Così come Dio sotto la Legge dimorava nel luogo santissimo, vicino al cortile interno e dentro il cortile esterno, così oggi che siamo sotto la Grazia dimora nel nostro spirito, vicino alla nostra mente e dentro il nostro corpo.

Riflettiamo sulla benedizione abbondante data da Dio (sotto la Legge) al tempio di mattoni, destinato al disfacimento:

"Quando Salomone ebbe finito di pregare, il fuoco scese dal cielo, consumò l'olocausto e i sacrifici, e la gloria del Signore riempì la casa. I sacerdoti non potevano entrare nella casa del Signore, perché la gloria del Signore riempiva la casa del Signore. Tutti i figli d'Israele videro scendere il fuoco e la gloria del Signore sulla casa, e si chinarono con la faccia a terra, si prostrarono sul pavimento, e lodarono il Signore, dicendo: "Celebrate il Signore, perché egli è buono, perché la sua bontà dura in eterno" (2Cr 7,1-3)

"Avvenne che la casa, la casa del Signore, fu riempita di una nuvola. I sacerdoti non poterono rimanervi per svolgere il loro servizio a causa della nuvola; poiché la gloria del Signore riempiva la casa di Dio" (2Cr 5,13-14)

Quanto dovrà essere maggiore la benedizione donata (sotto la Grazia) al vero tempio di Dio destinato alla gloria eterna: la Chiesa?

In base alla Parola di Dio, sappiamo che il Signore è sempre lo stesso (cfr. Eb 13,8) e che il nostro Dio nell'antico testamento è sempre lo stesso nel nuovo testamento.
Oggi come allora, durante il Risveglio il Signore interviene in modo diretto nelle nostre riunioni,  tanto da non permettere talvolta ai ministri di seguire la "prassi standard" di culto. Se il popolo al tempo di Salomone avesse avuto una mentalità bigotta e legalista avrebbe potuto pensare che il tempio fosse infestato da spiriti immondi, i quali non permettevano ai sacerdoti di officiare le loro funzioni religiose!

Grazie a Dio non giunsero ad una conclusione così aberrante, ma videro quanto accadeva come un segno della bontà di Dio. Non facciamo il loro stesso errore, ma apriamoci alla liberta, potere, gioia e creatività che sono in Cristo!

Così come i doni dello Spirito Santo sono quasi sempre dati attraverso l'imposizione delle mani dei servi di Dio (cfr. At 8,18; 1Tim 4,14; 2Tim 1,6; Rom 1,11) talvolta sono donati da Lui in modo diretto, senza che nessuno imponga le mani (At 10,44-46; Gv 20,22; At 2,1-4; At 4,31; 1Cor 14,1). Va ricordato che in entrambi i casi è sempre il Signore, non il ministro, a toccare i cuori! (credere che ci sia differenza sostanziale tra la preghiera umana e l'azione diretta divina, indica una fiducia esasperata nell'uomo, oltre ad una profonda carenza di conoscenza biblica).

Questo principio è da applicare anche alle cadute nello Spirito: talvolta avvengono in seguito alla preghiera dei ministri di Dio, ma possono anche avvenire per l'azione diretta del Signore su coloro che aprono il cuore a Lui. E' sempre lo stesso Spirito Santo che in alcuni casi rilascia doni, ed in altri casi agisce nelle cadute.

Procediamo ora ad analizzare i numerosi brani biblici che trattano questo tema.


Caduta  a terra in seguito all'impatto con la potenza di Dio 

"Appena Gesù ebbe detto loro: IO SONO, indietreggiarono e caddero in terra" (Gv 18,6)

Con la semplice proclamazione del Nome di Dio "Dirai così ai figli d'Israele: l'IO SONO mi ha mandato da voi" (Es 3,14) Gesù rilasciò una potente Unzione, sufficiente a fare crollare al suolo un gruppo di guardie armate. Questo ci dimostra quanto il Signore fosse in controllo su tutto ciò che gli accadeva, anche durante la sua crocifissione.

"Un angelo del Signore, sceso dal cielo, si accostò, rotolò la pietra e vi sedette sopra. Il suo aspetto era come di folgore e la sua veste bianca come neve. E, per lo spavento che ne ebbero, le guardie tremarono e rimasero come morte." (Mt 28,2-4)

L'Unzione rilasciata dall'apparizione dell'angelo portò alla caduta a terra delle guardie romane, che rimasero come morte. Si tratta pertanto non solamente di uno spavento emotivo, ma di un intervento soprannaturale. Va osservato che la caduta di per sé non è garanzia di crescita spirituale, in quanto sia le guardie venute ad arrestare Gesù, sia quelle al sepolcro, non vissero una conversione a Cristo ma rimasero nell'incredulità. Ciò ci dimostra che il Signore ha il pieno controllo delle azioni anche dei non credenti, ma non costringe nessuno alla fede in lui.

Il soprannaturale è determinante per produrre autentiche conversioni, ma non è di per sé garanzia assoluta di esse:

"Allora egli prese a rimproverare le città nelle quali era stata fatta la maggior parte delle sue opere potenti, perché non si erano ravvedute: "Guai a te, Corazin! Guai a te, Betsaida! perché se in Tiro e Sidone fossero state fatte le opere potenti compiute tra di voi, già da molto tempo si sarebbero pentite, con cilicio e cenere. Perciò vi dichiaro che nel giorno del giudizio la sorte di Tiro e di Sidone sarà più tollerabile della vostra. E tu, o Capernaum, sarai forse innalzata fino al cielo? No, tu scenderai fino all'Ades. Perché se in Sodoma fossero state fatte le opere potenti compiute in te, essa sarebbe durata fino ad oggi. Perciò, vi dichiaro, nel giorno del giudizio la sorte del paese di Sodoma sarà più tollerabile della tua" (Mt 11,20-24).

Città pagane ed idolatriche come Tiro, Sidone, Sodoma e Gomorra se avessero visto i miracoli di Gesù si sarebbero convertite a lui, mentre città come Corazin e Betsaida non si convertirono nonostante i miracoli indiscutibili. Questo ci insegna che i pagani spesso sono più aperti al Signore che i religiosi.

Alcune persone nonostante vedano autentici miracoli scelgono volontariamente di indurire il cuore contro il Signore, negando così l'evidenza della sua sovranità: "Allora i maghi dissero al faraone:  questo è il dito di Dio. Ma il cuore del faraone si indurì e non diede ascolto a Mosè e ad Aronne, come il Signore aveva detto" (Es 8,19). In genere il Signore non agisce nei riguardi di coloro che hanno un atteggiamento scettico ed incredulo, ma in circostanze eccezionali (come quelle sopra descritte) lo fa per dare loro un segno della sua realtà, che porterà inevitabilmente alla loro conversione oppure ad un maggiore indurimento.


Caduta a terra in seguito ad una particolare visitazione di Dio 

"Quando lo vidi, caddi ai suoi piedi come morto. Ma egli pose la sua mano destra su di me, dicendo: Non temere, io sono il primo e l'ultimo" (Ap 1,17)

L'apostolo Giovanni vedendo Cristo glorificato cade ai suoi piedi "come morto". Nell'apparizione del Signore c'è una forte Unzione, tale da rendere quasi sempre impossibile rimanere in piedi. Un morto, colpito per esempio da un proiettile, cade a terra in modo composto, sul davanti, in adorazione?... oppure viene "fulminato" così come si trova perdendo istantaneamente e totalmente il controllo delle proprie membra? La risposta è evidente.

In base a questo si comprende quanto sia irrilevante questionare la liceità o illiceità di una caduta in base alla direzione in cui essa avviene, perché questa è determinata dall'equilibrio e dalla posizione del baricentro  della persona nel momento in cui il Signore la tocca. Se sono leggermente inclinato in avanti, quando il Signore mi tocca, cadrò in avanti. Se sono leggermente inclinato all'indietro, quando il Signore mi tocca, cadrò all'indietro, e così via.

"Qual è l'aspetto dell'arco che è nella nuvola in un giorno di pioggia, tal era l'aspetto di quello splendore che lo circondava. Era un'apparizione dell'immagine della gloria del Signore. A quella vista caddi sulla mia faccia, e udii la voce di uno che parlava" (Ez 1,28)

"Io dunque mi alzai, uscii nella pianura, ed ecco che là c'era la gloria del Signore, gloria simile a quella che avevo vista presso il fiume Chebar; e caddi faccia a terra" (Ez 3,23)

"Poi mi condusse davanti alla casa per la via della porta settentrionale. Io guardai, ed ecco, la gloria del Signore riempiva la casa del Signore; io caddi faccia a terra" (Ez 44,4)

Il profeta Ezechiele davanti alla manifestazione della gloria di Dio non poteva rimanere in piedi, ma toccato dallo Spirito Santo, cadde faccia a terra per adorare il Signore. Va osservato che il testo non dice "si prostrò compostamente per pregare", ma proprio di una reale caduta (in questo caso in avanti) che avviene in seguito all'incontro con la gloria di Dio.

"Rimasi solo, a contemplare quella grande visione. In me non rimase più forza; il mio viso cambiò colore fino a rimanere sfigurato e le forze mi abbandonarono. Poi udii il suono delle sue parole, ma appena le udii caddi assopito con la faccia a terra. Ed ecco, una mano mi toccò e mi fece stare sulle ginocchia e sulle palme delle mani. Poi mi disse: Daniele, uomo molto amato, cerca di capire le parole che ti rivolgo, e alzati nel luogo dove stai; perché ora io sono mandato a te. Quando egli mi disse questo, io mi alzai in piedi, tutto tremante" (Dan 10,8-11)

Il profeta Daniele durante una visitazione dello Spirito Santo, accompagnata dall'apparizione di un angelo, sperimentò una caduta nello Spirito. Possiamo osservare in questo brano tutti i segni caratteristici dell'azione dello Spirito sul corpo dell'uomo che ritroviamo nei vari risvegli carismatici: poche forze, intorpidimento muscolare, caduta, tremore e rivelazione divina.

"Mentre egli mi parlava, io mi lasciai andare con la faccia a terra, profondamente assopito; ma egli mi toccò e mi fece stare in piedi" (Dan 8,18)

E' da osservare come in questo brano sia evidente il rilassamento muscolare provocato dall'Unzione, oltre che il fatto che Daniele riuscì a mantenere un certo controllo su di sé. Non cadde come morto, ma si lasciò andare lentamente al suolo, assopito dall'azione dell'Unzione sul suo corpo, proprio quando nelle chiese carismatiche si prega per le persone, e queste si lasciano andare dolcemente alla Mano del Signore.

"Udii il suono delle sue parole, ma appena le udii caddi assopito con la faccia a terra. Ed ecco, una mano mi toccò e mi fece stare sulle ginocchia e sulle palme delle mani" (Dan 10,9-10)

Questo è un brano molto importante. Daniele cade sotto l'Unzione, poi viene fortificato e riesce ad alzarsi sulle ginocchia e palme delle mani.
 Prima era tanto sopraffatto dalla potenza di Dio che non riusciva neppure a stare carponi. Questo è un segno inequivocabile che non si trattava di una "preghiera composta prostrandosi al suolo", ma di una realtà di soprannaturale che andava oltre le azioni umane!  

"Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello, e li condusse sopra un alto monte, in disparte. E fu trasfigurato davanti a loro; la sua faccia risplendette come il sole e i suoi vestiti divennero candidi come la luce. E apparvero loro Mosè ed Elia che stavano conversando con lui. E Pietro prese a dire a Gesù: "Signore, è bene che stiamo qui; se vuoi, farò qui tre tende; una per te, una per Mosè e una per Elia". Mentre egli parlava ancora, una nuvola luminosa li coprì con la sua ombra, ed ecco una voce dalla nuvola che diceva: "Questo è il mio Figlio diletto, nel quale mi sono compiaciuto; ascoltatelo". I discepoli, udito ciò, caddero con la faccia a terra e furono presi da gran timore. Ma Gesù, avvicinatosi, li toccò e disse: "Alzatevi, non temete". Ed essi, alzati gli occhi, non videro nessuno, se non Gesù tutto solo" (Mt 17,1-8).

In questa occasione vediamo tre dei dodici apostoli cadere sotto la potenza di Dio, che venne rilasciata quando il Signore in persona parlò loro (cfr. Gv 18,6). Anche in questo caso notiamo effetti tipici dei fenomeni dei movimenti di risveglio come timore di Dio, visioni cristocentriche (cfr. Mt 17,9) ed una certa confusione dovuta alla mancanza di familiarità con il soprannaturale (cfr. Lc 9,33).

"Durante il viaggio, mentre si avvicinava a Damasco, avvenne che, d'improvviso, sfolgorò intorno a lui [Paolo] una luce dal cielo e, caduto in terra, udì una voce che gli diceva: "Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?" (At 9,3-4)

"Andavo a Damasco con l'autorità e l'incarico da parte dei capi dei sacerdoti, a mezzogiorno vidi per strada, o re, una luce dal cielo, più splendente del sole, la quale sfolgorò intorno a me e ai miei compagni di viaggio. Tutti noi cademmo a terra, e io udii una voce che mi disse in lingua ebraica: Saulo, Saulo, perché mi perseguiti? Ti è duro ricalcitrare contro il pungolo. Io dissi: Chi sei, Signore? E il Signore rispose: Io sono Gesù, che tu perseguiti. Ma alzati, e sta in piedi perché per questo ti sono apparso: per farti ministro e testimone delle cose che hai viste" (At 26,12-15)

La conversione dell'apostolo Paolo fu dovuta proprio ad una caduta nello Spirito (La tradizione ecclesiale dice che " cadde da cavallo", ma di questo non c'è traccia nel testo biblico!). Osserviamo che non fu solo Saulo a cadere, ma anche i suoi compagni di viaggio. Tuttavia soltanto lui fu convertito a Cristo, ulteriore conferma che anche i non credenti possono cadere sotto la potenza di Dio. Va sottolineato che la caduta non fu "fine a se stessa", ma che Saulo si rialzò trasformato in un altro uomo. Quando cadde era Saulo, un persecutore di cristiani, quando si rialzò era Paolo, un servitore del Signore!

"Lo spirito di Dio investì anche lui [re Saul] ed egli continuò il suo viaggio profetizzando finché giunse a Naiot, presso Rama.  Anche lui si spogliò delle sue vesti, anche lui profetizzò in presenza di Samuele e rimase steso a terra nudo tutto quel giorno e tutta quella notte. Da lì viene il detto: "Saul, è anche lui tra i profeti?" (1Sam 19,23-24)

Dai luoghi in cui avvengono risvegli arrivano spesso notizie di comportamenti stravaganti tenuti da coloro che partecipano a queste riunioni. Non possiamo inscatolare la libera azione dello Spirito di Dio dentro a schemi religiosi umani! E' vero che lo Spirito Santo è un Dio di pace e non di confusione (cfr. 1Cor 14,33), eppure è anche vero che re Saul sotto l'azione dello stesso Spirito del Signore (Spirito di ordine e non di confusione) profetizzò, si spogliò nudo e rimase steso a terra per circa ventiquattr'ore! Questo non deve certamente essere una regola per noi. Tuttavia se qualcuno cade sotto l'Unzione non preoccupiamoci di andare subito a rialzarlo, ma lasciamo che il Signore operi in lui senza alcuna fretta. Saul poteva sembrare un pazzo o un ubriaco col suo comportamento (cfr. 1Cor 14,23) ma del resto è la stessa cosa che i giudei dissero degli apostoli a Pentecoste! (cfr. At 2,13; 26,24). Ciò che conta è solo che le manifestazioni vengano dallo Spirito Santo e non dall'auto convincimento umano e/o dal desiderio carnale di spettacolarismo.


Il Signore usa la caduta per indebolirci momentaneamente, allo scopo di fortificarci stabilmente 

"Mi disse: Figlio d'uomo [Ezechiele], alzati in piedi [era caduto poco prima], io ti parlerò. Mentre egli mi parlava, lo Spirito entrò in me e mi fece alzare in piedi; io udii colui che mi parlava" (Ez 2,1-2)

"Daniele, uomo molto amato, cerca di capire le parole che ti rivolgo, e alzati nel luogo dove stai; perché ora io sono mandato a te. Quando egli mi disse questo, io mi alzai in piedi, tutto tremante" (Dan 8,11)

"Udii il suono delle sue parole, ma appena le udii caddi assopito con la faccia a terra. Ed ecco, una mano mi toccò e mi fece stare sulle ginocchia e sulle palme delle mani. Allora colui che aveva l'aspetto d'uomo mi toccò di nuovo e mi fortificò" (Dan 10,9-10.18)

"Alzati, e sta in piedi perché per questo ti sono apparso: per farti ministro e testimone delle cose che hai viste" (At 26,15)

"I discepoli, udito ciò, caddero con la faccia a terra e furono presi da gran timore. Ma Gesù, avvicinatosi, li toccò e disse: Alzatevi, non temete" (Mt 17,6-7)

Il Signore non vuole da noi un atteggiamento passivo, ma attivo. Dopo che ci ha toccato con la sua potenza, facendoci capire che il nostro vecchio uomo carnale deve morire: "caddi come morto" ci chiama ad innalzare il nostro uomo interiore, alla risurrezione: "alzati in piedi". Questo fenomeno spirituale così forte se è ispirato da Dio, ci potenzia in modo decisivo per il nostro cammino di fede e di consacrazione a Cristo!

"Vi perfezionerà egli stesso, vi renderà fermi, vi fortificherà stabilmente" (1Pt 5,10)


Caduta a terra in seguito ad una demonizzazione 

"Glielo condussero; e come vide Gesù, subito lo spirito cominciò a contorcere il ragazzo con le convulsioni; e, caduto a terra, si rotolava schiumando" (Mr 9,20)

"Gesù lo sgridò, dicendo: Taci, ed esci da quest'uomo! E il demonio, gettatolo a terra in mezzo alla gente, uscì da lui senza fargli alcun male" (Lc 4,35)

Davanti ad una persona molto consacrata al Signore, anche oggi i demoni non riescono a stare nascosti e tendono a manifestarsi con effetti molto rumorosi. E' necessario mantenere la calma, ordinare nel Nome di Gesù al demone di tacere e prepararsi per la liberazione dell'indemoniato, che va affidata a ministri competenti.

Tuttavia questo tipo di caduta è raro, grazie a Dio sono molto più numerose le occasioni in cui il Signore ci fa sentire il suo amore, di quante siano le situazioni in cui i demoni ci fanno vedere la loro paura (cfr. Gm 2,19).


Brani biblici usati erroneamente contro la caduta nello Spirito 

"Eli aveva novantotto anni. Appena udì menzionare l'arca di Dio, Eli cadde dalla sua sedia all'indietro, accanto alla porta; si ruppe la nuca e morì, perché era un uomo vecchio e pesante. Era stato giudice d'Israele per quarant'anni" (1Sam 4,15.18)

Questo episodio tratta semplicemente di un incidente mortale capitato ad un uomo anziano di quasi cento anni, non c'è nulla di spirituale sia in senso negativo che positivo.

 "Dan sarà una serpe sulla strada, una vipera cornuta sul sentiero, che morde i garretti del cavallo e fa cadere il cavaliere all'indietro" (Gen 49,17) 

Qui viene usata la forma simbolica di una vipera per rappresentare la tribù di Dan, piccola ma molto aggressiva contro i nemici di Israele. I collegamenti con le manifestazioni carismatiche sono inesistenti, si tratta invece della caduta in battaglia di un cavaliere nemico, avvenuta in seguito ad una strategia astuta del serpente, quale mordere i garretti del cavallo. 

"La parola del Signore è stata per loro precetto dopo precetto, precetto dopo precetto, regola dopo regola, regola dopo regola, un poco qui, un poco là, affinché essi andassero a cadere a rovescio, fossero fiaccati, colti al laccio, e presi!" (Is 28,13) 

In questo capitolo Isaia non condanna le opere dello Spirito Santo, né le loro eventuali imitazioni da parte di uomini e/o demoni, ma l'atteggiamento ostinato dei giudei che si rifiutavano di mettere in pratica la Parola di Dio. La loro giusta condanna avvenne infatti dopo breve tempo, con l'invasione assira del 701 a.C..  Il fiaccamento, l'essere colti al laccio, il cadere a rovescio indicano degli incidenti che capitano non a delle persone che sono piene di Spirito Santo, ma a degli ubriachi pieni di vino, in ribellione ostinata contro il Signore. Nulla di tutto questo è assimilabile alla "sobria ebrezza dello Spirito" vissuta da profeti come Giovanni, Ezechiele, Daniele e da milioni di cristiani carismatici oggi.   

"Non vi inebriate di vino; esso porta alla dissolutezza; ma siate ripieni dello Spirito, parlandovi con salmi ed inni e canzoni spirituali, cantando e salmeggiando col cuor vostro al Signore" (Ef 5,18-19)


Obiezioni frequenti 

Molte cadute sono solo psicologiche   
Il fatto che alcune persone abusino o simulino una realtà spirituale, non significa che essa vada del tutto abbandonata. L'abuso non condanna l'uso. Il fatto che alcuni guidando l'auto abbiano incidenti non significa che nessuno debba più guidare la macchina. 

Alcuni ministri di Dio spingono con le mani i credenti affinché cadano 
Anche in questo caso come nel precedente, si tratta di abusi illegittimi ad una realtà che comunque è legittima. Non è necessario spingere, perché l'Unzione del Signore se c'è farà da sola! Ho visto in diverse occasioni persone cadere sotto la potenza di Dio senza che nessun pastore le toccasse direttamente. In alcuni casi il ministro era a pregare vicino a loro, in altri è bastato che stendesse il braccio a distanza di diversi metri. Va raccomandato ai ministri di evitare di spingere, in quanto il maggior numero di persone che cadono non è indice di maggiore spiritualità ed è saggio evitare di dare ai nemici del Signore occasione di bestemmiare (cfr. 2Sam 12,14).  Io stesso nella mia vita di fede ho pregato per tre persone che sono cadute sotto la potenza di Dio, e posso testimoniare con serenità che non le ho affatto spinte (il mio desiderio era che fossero benedette dal Signore, non che finissero sul pavimento). 

Molti grandi uomini di Dio nel corso della storia della chiesa non sono caduti sotto l'Unzione 
La caduta sotto l'Unzione non è un requisito essenziale alla salvezza. Si tratta di un'esperienza che il Signore ha restaurato nella Chiesa che si sta riavvicinando sempre più al modello neotestamentario. Il fatto che Dio nel 1900 abbia usato il movimento pentecostale per restaurare il dono delle lingue nella Chiesa non significa che prima non ci fossero credenti pieni di Spirito Santo. Il fatto che Dio nel 1500 abbia usato la Riforma per restaurare la giustificazione per sola fede nella Chiesa non significa che prima non ci fossero veri credenti. 

Si tratta di narcolessia, un disturbo del sonno 
La narcolessia è una malattia che riguarda (grazie a Dio) un piccolissimo numero di persone. Chi cade sotto l'Unzione (salvo rarissimi casi) non ha mai avuto problemi di questo tipo né prima né dopo l'evento. Il numero di persone che cade è molto più ampio del numero di coloro che soffrono di questa malattia, tanto da rendere impossibile un'eventuale sovrapposizione, anche solo ipoteticamente. 

E' il diavolo a fare cadere le persone 
E' vero che in alcuni gruppi esoterici esistono delle cadute simili a quelle dell'Unzione (Osho Rajneesh, mesmerismo, matrix energetics, ecc) tuttavia va detto che Satana non crea né inventa nulla, ma si limita a scimmiottare le cose di Dio. Si traveste da angelo di luce pur non essendo un angelo di luce (cfr. 2Cor 11,14) ma questo non significa che tutti gli angeli di luce siano sempre demoni! Inoltre nelle religioni esoteriche esistono anche cadute in avanti, ma questo non significa che le cadute di personaggi come Daniele ed Ezechiele siano diaboliche perché erano in avanti! A prescindere dalle considerazioni è il frutto che parla. Se in una chiesa avvengono delle cadute sotto la potenza di Dio ed essa cresce costantemente nella santificazione, consacrazione, nell'amore e nel raggiungere i perduti, non possiamo che riconoscere l'azione di Dio. Gli alberi si vedono dal frutto, ed il frutto ci mette un po' di tempo per maturare ed essere evidente.  Le chiese che criticano il soprannaturale, incorrono nel giusto giudizio di Dio incontrando sistematicamente aridità spirituale, mancanza di conversioni, difficoltà nell'evangelizzazione, depressione psicologica nei membri. Nel lungo termine esse sono tutte destinate a soccombere sotto la potenza del nemico, davanti a sui sono indifesi per mancanza di discernimento spirituale, oltre che per mancanza di nuove generazioni. Il mondo oggi cerca la potenza soprannaturale, e se non la troverà quella vera nella Chiesa, troverà quella falsa nella new age e nell'esoterismo. 

Molti ministri abusano delle cadute per fare degli show che non hanno nulla di cristiano 
Per qualunque verità biblica ci saranno sempre delle persone immature che esaspereranno la sana dottrina fino ad evidenziarla in modo eccessivo. E ci saranno sempre delle persone ignoranti che giudicheranno come demoniaca tutta la sana dottrina di Dio vedendo questi eccessi. Un intero movimento non va giudicato solamente in base ai suoi elementi più estremisti, che spesso ne sono solo una piccolissima percentuale! La Parola di Dio non ci insegna ad essere immaturi né ad essere ignoranti e bestemmiatori dello Spirito Santo, ma ci insegna a non svoltare a destra né a sinistra (cfr. Dt 5,32), mantenendo il giusto equilibrio. Il Signore sta preparando un grosso risveglio negli anni a venire ed è venuto il momento che ci uniamo tutti compatti nell'evangelizzare la nazione che vive nelle tenebre, portando la Parola di Dio nella sua completezza ed integrità, con amore e potenza! 

Non lo capisco o non mi è mai successo, quindi non può essere vero
La misura della verità non è la tua esperienza personale, ma la Parola di Dio scritta. Fidarsi delle proprie esperienze o assenza di esse è sempre fuorviante.

Non mi importa nulla di tutto quello che hai detto, voglio continuare a dire che tutte queste cose sono sempre dal diavolo perché mi hanno insegnato così
Fai pure, nessuno ti obbliga a cambiare posizione. Questo studio è stato scritto a chi cerca sinceramente la verità per capire realmente cosa accade in queste occasioni, è palese che chi vuole soltanto avere ragione non cambierà mai posizione in ogni caso.

Il vero motivo della forte ostilità  contro la caduta sotto l'Unzione non sta tanto in questi motivi (sopra confutati) ma nel fatto che molte persone (credenti e non credenti) hanno in realtà dei peccati nascosti contro Dio e gli uomini, e sanno che ammettere questa realtà di Dio così potente e forte, dovrebbe mettere in seria discussione il loro stile di vita marcio e peccaminoso. Quando vi confrontate con queste persone, non discutete più di tanto l'aspetto teologico, ma concentratevi su quello morale. Una domanda del genere: ''quali sono i tuoi peccati nascosti che ti fanno parlare così male dell'opera di Dio?'' può produrre più frutto di ravvedimento dell'intero studio sovrastante!

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