venerdì 19 agosto 2016

Prove dell'esistenza storica di Gesù Cristo

Arte paleocristiana del II secolo, la simbologia dell'ancora rimandava sia al
sacrificio di Cristo sulla croce che alla certezza della salvezza: "Questa speranza la
teniamo come un'ancora dell'anima, sicura e ferma, che penetra oltre la  cortina"
(Ebrei 6:19)

1. Si tratta di un personaggio realmente esistito, nato all'incirca nel 4 a.C. 

2. È  vissuto per circa 33 anni, lavorava come falegname/carpentiere a Nazareth.


3. È stato battezzato da Giovanni Battista intorno all'età di 30 anni, all'incirca nel 27 d.C. 

4. Ha predicato per circa 3 anni e mezzo a migliaia di persone l'avvento prossimo del regno di Dio.

5. I suoi discepoli affermavano che avesse capacità taumaturgiche ed esorcistiche.

6. La sua predicazione ha suscitato invidie ed opposizioni da parte della classe sacerdotale.

7. È stato accusato di bestemmia e condannato a morte sotto il governatorato di Ponzio Pilato. 

8. La sua tomba è stata trovata aperta e vuota 3 giorni dopo la sua morte.

9. Le guardie che sorvegliavano la tomba per prevenire il furto del corpo da parte dei discepoli hanno riferito di un intervento soprannaturale che la ha aperta.

10. I suoi discepoli hanno affermato di averlo visto risuscitato 3 giorni dopo la sua morte.

11. I discepoli sperimentano un capovolgimento psicologico, dalla fuga e dalla paura nei momenti immediatamente successivi all'arresto e morte del loro maestro (Pietro lo ha rinnegato per tre volte in pubblico) improvvisamente iniziano a testimoniare con audacia e determinazione incrollabile la sua risurrezione in tutto il mondo allora conosciuto.

12. Questi discepoli erano nella quasi totalità semplici pescatori e popolani senza istruzione, tuttavia riescono a convertire migliaia di persone in tutto il mondo. Tutti loro vengono uccisi a motivo della loro predicazione, eppure nessuno di essi accetta di ritrattare la sua testimonianza di fede. Anche la maggioranza di coloro che credettero alla testimonianza degli apostoli, preferirono morire nei circhi romani sbranati dalle fiere che rinnegare la loro esperienza di conversione a Cristo.

Purtroppo c'è mancanza di chiarezza in molti riguardo alla divergenza tra il piano storico e quello teologico. Affermando la storicità di questi fatti, l'accademico non ha la pretesa di confermare o smentire la testimonianza apostolica, si limita a riportare che essa è avvenuta come emerge dalle fonti extra-cristiane, romane che giudaiche. Lo storico non valuta gli avvenimenti religiosi, li riporta. Quando si afferma storicamente che gli apostoli hanno predicato la risurrezione di Cristo non si vuole confermare o smentire il loro messaggio ma semplicemente informare che comunicavano questo messaggio. Per fare un paragone più vicino a noi nel tempo, possiamo dare valutazioni diverse rispetto alla figura di Napoleone in base al nostro retroterra ideologico e filosofico, ma non possiamo dire che non sia esistito o che abbia vinto contro gli inglesi a Waterloo. Spero che molti possano beneficiare della chiara distinzione tra i due piani ed evitare inutili commistioni che non fanno bene a nessuno, né ai credenti, né ai non credenti.


Se questo post ti è piaciuto e pensi che possa aiutare spiritualmente qualcuno che conosci, sei cordialmente invitato a condividerlo, usando Facebook, Twitter, Google+, Pinterest, linkarlo sul tuo blog, inviarlo via email a seconda di come preferisci, usando i pulsanti qui sotto. Grazie.

Nessun commento:

Posta un commento