domenica 20 agosto 2017

La domanda che i sostenitori del libero arbitrio fanno a chi insegna la Sovranità di Dio, è la stessa domanda a cui Paolo risponde espressamente?





Quando viene insegnata la sovranità di Dio ai sostenitori del libero arbitrio, tutti loro si oppongono dicendo qualcosa di questo genere:

Come mai Dio rimprovera gli uomini di essere responsabili per i loro peccati, se nessuno può resistere alla sua volontà dato che è lui sovranamente a muovere la volontà degli uomini?

Secondo loro Dio sarebbe contraddittorio, perché sarebbe lui stesso a decretare la conversione delle persone donando loro la fede, ed allo stesso tempo chiederebbe loro di convertirsi.

Questa domanda sembra a prima vista molto logica e coerente sul piano filosofico e logico, ma prima di analizzarla in base alla filosofia o alla logica umana, dovremmo chiederci se è una domanda che viene affrontata nella Scrittura.

Il nostro riferimento è la Scrittura, non il "buon senso umano". Ci sono molte cose nella Scrittura che se analizzate con il "buon senso", vengono fraintese. Vediamo qualche esempio. Come mai Dio non ha rimesso subito i progenitori in Eden? Come mai Dio non ci ha creati direttamente in cielo? Come mai Dio lega la salvezza alla professione di fede in Cristo e non salva tutti gli uomini di buona volontà dovunque essi sono? Perché Dio ha permesso al serpente di accedere ad Eden? 

Se mettiamo il nostro intuito e la nostra ragionevolezza umana al primo posto, cadremo sicuramente in errore se non su una dottrina, lo faremo su un'altra. Per camminare rettamente nella conoscenza del Signore, dobbiamo fare del nostro meglio per stare al testo scritto ed a quello che dice.

Tornando alla domanda iniziale, questa apparente contraddizione è una obiezione che non solo l'apostolo ha previsto, ma a cui risponde espressamente nel testo biblico.

"Tu (oppositore) mi dirai dunque: Perché trova ancora egli da ridire? Chi può infatti resistere alla sua volontà?" (Romani 9:19)

Se l'apostolo Paolo fosse un sostenitore del libero arbitrio, dovrebbe rispondere come fanno i suoi sostenitori oggi, dicendo qualcosa del genere:

Non è vero che la volontà eterna di Dio è irresistibile e determinata, dato che l'uomo con il suo libero arbitrio può benissimo resistere alla volontà di Dio. Dio ci ama talmente tanto che ci lascia liberi di scegliere se accettare il suo amore o rifiutarlo.

Come vediamo invece la sua risposta è totalmente opposta. 

"Piuttosto chi sei tu, o uomo, che disputi con Dio? La cosa formata dirà a colui che la formò: Perché mi hai fatto così? Non ha il vasaio autorità sull'argilla, per fare di una stessa pasta un vaso ad onore e un altro a disonore?" (Romani 9:20-21)




Non solo l'apostolo Paolo non contrasta la Sovranità di Dio di fare degli uomini tutto quello che vuole, ma la sostiene con ancora maggiore vigore, usando la metafora di Dio che come un vasaio che fa sovranamente tutto quello che vuole con i vasi che modella. Dio è sovrano assoluto e la volontà dell'uomo è serva, asservita al suo decreto eterno.



Se fosse vera la dottrina del libero arbitrio invece la metafora dovrebbe essere esattamente il contrario. La volontà di Dio di salvare tutti gli uomini dovrebbe essere il vaso pronto ad essere modellato ed il peccatore con il suo libero arbitrio il vasaio che ha la piena libertà e il pieno arbitrio di modellare sé stesso in vaso di onore o disonore a seconda della sua scelta personale.


Secondo alcuni questa è una "dottrina secondaria", su cui non dobbiamo fare "inutili dispute" e non dobbiamo mai parlare, perché si rischia di dividere inutilmente i credenti. 

A questa obiezione dobbiamo rispondere che non si tratta affatto di un dettaglio, perché viene completamente capovolta la relazione tra causa ed effetto nella relazione tra Creatore e creatura. Le due immagini qui sopra sono molto chiare. Nel 1619 l'Olanda arrivò quasi ad una guerra civile per colpa dei sostenitori del libero arbitrio, infine la loro dottrina fu condannata espressamente come eresia dal Sinodo di Dordrecht. Affermare che è un argomento "insignificante" e che "tanto non cambia nulla" è una affermazione davvero presuntuosa e priva di riferimenti storici e culturali.

Alcuni potranno dire che anche se credono nel libero arbitrio, credono comunque che Dio è sovrano ed è il vasaio. Ma come è possibile? Se Dio è il vasaio, è lui a modellare i vasi che prendono la forma che lui vuole. Se è invece l'uomo a decidere e Dio vuole salvare tutti, allora è la volontà salvifica universale di Dio il vaso che ogni uomo modella a sua libera scelta. I sostenitori del libero arbitrio dicono sempre che dipende tutto dall'uomo che deve lasciarsi modellare da Dio, ma se pure è così allora l'uomo è il "vasaio secondario" che permette a Dio di modellare.

Dopo avere chiarito questi dubbi, torniamo alla domanda. In essa la Scrittura insegna molto chiaramente queste due cose:

1. L'uomo è responsabile delle sue azioni.

2. Dio è sovrano e determina tutte le azioni degli uomini.

Noi cristiani insegniamo queste due cose anche se sembrano contraddittorie, perché sono scritte entrambe.

Tutte le critiche a queste dottrine bibliche nascono dal presupposto filosofico per cui se la Sovranità di Dio è vera, allora la responsabilità dell'uomo non lo è. Si tratta di filosofia, non della Parola di Dio perché la Parola di Dio attesta sia la sua assoluta Sovranità che la responsabilità dell'uomo.

I sostenitori del libero arbitrio dicono con molta insistenza che chi insegna la Sovranità di Dio, nega la responsabilità dell'uomo. Ma questo come avete visto è assolutamente falso. Ho messo la responsabilità umana in questo breve elenco sovrastante al numero 1 proprio per sottolineare come questa dottrina è creduta ed accettata da tutti i credenti riformati. Invito qualunque oppositore a trovare un solo cristiano riformato che insegna che l'uomo è irresponsabile dei suoi peccati. Non lo troverete da nessuna parte perché non esiste. 

Perché qualcuno deve venire continuamente accusato di una falsa accusa? Mentire e calunniare non è un atteggiamento cristiano. Certo è lecito dissentire dalle opinioni altrui, ma il cristiano ha il dovere di riportarle fedelmente, senza alterazioni e sforzandosi di capirle esattamente.

E per finire, dove è scritto nella Bibbia che Dio non ha il diritto di predeterminare le azioni degli uomini ed allo stesso tempo di considerarli responsabili per esse? Chi non è predestinato, ha la possibilità teorica di salvarsi, il problema è che NON VUOLE ricevere nessuna salvezza. Il non predestinato non è qualcuno che VUOLE essere salvato e trova la porta del cielo chiusa, ma qualcuno che fino all'ultimo istante di vita lotta con tutte le sue forze contro la verità del Vangelo.



IMPORTANTE
Se tutto questo ti sembra difficile da capire, oppure ti viene da pensare che "Dio sia cattivo", ti chiedo cortesemente di meditare onestamente queste Scritture e tutte le altre che sono citate questo riguardo alla Predestinazione in questo Blog e di leggerle e rileggerle chiedendo a Dio di donarti intendimento. Capire questa dottrina non è essenziale alla salvezza, è essenziale alla maturità cristiana. Io stesso ci ho dovuto meditare molti anni prima di averne piena comprensione. Per quanto riguarda la tua vita quotidiana con Dio, puoi benissimo essere un "arminiano funzionale" ovvero relazionarti con Dio come se lui non fosse sovrano ed avesse bisogno del tuo permesso per agire. Questa dottrina non riguarda direttamente la tua devozione pratica e vita di preghiera quotidiana. Anzi una sua comprensione errata "ipercalvinista" ti può distogliere dal servizio cristiano, facendoti cadere nel passivismo e fatalismo. Agisci come se tutto dipendesse da te (responsabilità umana) con la consapevolezza che tutto dipende da Dio (Sua Sovranità). Non permettere che lo studio delle cose profonde di Dio ti distolga dai tuoi doveri quotidiani e dalla ubbidienza alla Parola, se questo avviene significa che non le hai capite correttamente e devi tornare al fondamento di Ebrei 6:1-2.


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