mercoledì 16 agosto 2017

Come si spiegano i versetti biblici dove è scritto che l'uomo deve scegliere?


Ecco un brillante apologeta del libero arbitrio, pronto a confutare i calvinisti sul web,
notare la sua profonda intelligenza.

"Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna" (Giovanni 3:16)

Il fatto che l'uomo deve credere, contrasta con la predestinazione? Dio agisce sovranamente andando contro quanto da lui stabilito o mediante quanto ha stabilito? Dio salva gli uomini senza che loro credano o donando loro la fede di credere? 

"Gesù, colui che crea la fede e la rende perfetta" (Ebrei 12:2) 

"Siamo liberati dagli uomini molesti e malvagi, poiché non tutti hanno la fede" (2Tessalonicesi 3:2) 

Se è Dio a creare la fede nelle persone e non tutti la hanno, non è la prova che è donata solo ad alcuni?

"Vi è stata concessa la grazia, rispetto a Cristo, non soltanto di credere in lui, ma anche di soffrire per lui" (Filippesi 1:29)

Se credere in Cristo è un dono che Dio concede, come mai non è concesso a tutti?

"Il cuore del Faraone s'indurì ed egli non diede loro ascolto, come l'Eterno aveva detto" (Esodo 7:13)

Alcuni credono che il fatto che il faraone indurì il suo cuore sia in contraddizione con il fatto che fu Dio ad indurirlo. A prima vista sembra una obiezione molto logica, ma ha davvero senso? 

Il fatto che un carro si muova realmente è forse prova che non è tirato dal bue? Oppure pensiamo che il carro spinga il bue in avanti e "collabori" al movimento? 

No, il bue tira il carro ed esso si muove come conseguenza della sua azione, il movimento viene solo dal bue, non dal carro. 

Dio agisce sulle persone e la conseguenza della azione di Dio è la azione delle persone. Allo stesso modo insistere sul fatto che gli uomini sono loro ad agire e scegliere, in nessun modo prova che sia falsa la predestinazione e che sia falso che è Dio a decretare le loro azioni. Prendiamo questo versetto, come rappresentativo di tutti gli altri simili:

"Io prendo oggi a testimoni contro di voi il cielo e la terra, che io ti ho posto davanti la vita e la morte, la benedizione e la maledizione; SCEGLI dunque la vita, affinché tu viva, tu e la tua discendenza" (Deuteronomio 30:19)

La Scrittura quando parla di predestinazione non dice mai che l'uomo non deve scegliere o che non ha scelta, dice invece che ha scelta e che la sua scelta è mossa da Dio sovranamente. Quando Giosuè parò al popolo, coloro che erano predestinati a credere, credettero tutti e coloro che erano predestinati a non farlo non credettero. La scelta di questi uomini avvenne realmente, ma avvenne mossa da Dio. Certo loro usarono la loro volontà, ma era Dio a muovere la loro volontà. Riesci a capire la differenza?

"Suo padre e sua madre gli dissero: Non vi è forse alcuna donna tra le figlie dei tuoi fratelli in tutto il nostro popolo, perché tu vada a prenderti una moglie tra i Filistei incirconcisi? Ma Sansone rispose a suo padre: Prendimi quella, perché mi piace. Or suo padre e sua madre non sapevano che QUESTO VENIVA DALL'ETERNO, e che Sansone cercava un'occasione contro i Filistei. In quel tempo, i Filistei dominavano Israele" (Giudici 14:3-4)

La Legge di Dio vietava espressamente di prendere moglie tra i pagani, eppure anche se Sansone era pienamente responsabile del suo peccato di disubbidienza alla Legge di Dio, era Dio che sovranamente stava muovendo la sua scelta al fine di un bene superiore. Insistere ostinatamente a dire che Sansone stava scegliendo significa fallire il bersaglio e sottolineare soltanto ciò che qualunque cristiano già crede. Nessuno crede che gli uomini non scelgono, la differenza sta nel capire chi è la causa della loro scelta.

"Così il re non diede ascolto al popolo, perché L'ANDAMENTO DELLE COSE DIPENDEVA DALL'ETERNO, affinché SI ADEMPISSE LA PAROLA CHE L'ETERNO AVEVA RIVOLTO a Geroboamo, figlio di Nebat, per mezzo di Ahijah di Sciloh" (2Cronache 10:15)

La Scrittura qui non dice che il re ha agito contro la sua volontà e che non era responsabile della sua azione, ma che al contrario il re ha messo in atto la sua volontà di cui era pienamente responsabile, facendo esattamente quello che Dio aveva predeterminato lui facesse. Insistere ostinatamente a sottolineare che il re ha scelto significa fallire miseramente e dare dimostrazione di scarsa capacità di analisi.

"Il cuore del re in mano all'Eterno è come i corsi d'acqua; LO DIRIGE dovunque egli vuole" (Proverbi 21:1)

Questo versetto non dice che il re non è responsabile dell'indurimento o della apertura del suo cuore, dice che è Dio sovranamente a muoverlo.

"Le dieci corna che hai visto sulla bestia odieranno la meretrice, la renderanno desolata e la lasceranno nuda, mangeranno le sue carni e la bruceranno col fuoco. DIO INFATTI HA MESSO NEI LORO CUORI DI ESEGUIRE IL SUO DISEGNO, di avere un unico pensiero e di dare il loro regno alla bestia finché siano adempiute le parole di Dio" (Apocalisse 17:16-17)

Anche questi versetti non dicono che i dieci re sono buoni, non dicono che i dieci re non hanno responsabilità, dicono che essi scegliendo liberamente di fare quello che hanno in cuore di fare, faranno esattamente ciò che Dio muoverà sovranamente loro a fare: distruggere la prostituta e dare il regno alla bestia. Sono queste azioni malvagie? Certamente. Eppure sono loro ad esserne responsabili, non Dio che muove loro a farle. Perché se c'è scritta una cosa bisogna leggerne un'altra solo per non ammettere che quello che abbiamo sentito insegnare in chiesa era incompleto?

Perché ti ostini a dire che nella Scrittura l'uomo deve scegliere, quando tutti sono d'accordo che la Scrittura insegna che l'uomo sceglie ed è responsabile delle sue azioni?

Perché ti ostini a negare che la Scrittura dice anche che quando l'uomo sceglie è Dio sovranamente a muoverlo a farle, e che la responsabilità delle scelte dell'uomo è dell'uomo e non di Dio anche se è lui a muoverlo a farle?

Dio è profondamente diseguale nel distribuire i doni materiali

Alcuni vivono 100 anni, altri muoiono di aborto spontaneo senza neppure nascere, 
Alcuni possiedono ricchezze immense, altri non hanno neppure il denaro per mangiare,
Alcuni hanno una intelligenza geniale, altri non riescono neppure a fare ragionamenti semplici,
Alcuni hanno una grandissima bellezza fisica, altri hanno delle deformità ripugnanti,
Alcuni sono alti più di due metri, altri sono più bassi di un metro.

Ed i paragoni potrebbero continuare all'infinito...

Cosa c'è di strano se Dio è profondamente diseguale anche nel distribuire doni spirituali come la fede in lui e la volontà di ubbidire alla sua Parola?

Inutile ribellarsi!

Lamentarsi di tutto questo non è altro che mancanza di fiducia nell'Eterno!

L'unica cosa giusta da fare è accettare serenamente il proprio posto nel mondo ed ubbidire alla Parola di Dio senza se e senza ma, leggendo quello che sta scritto come è scritto. Chi ti presenta una fede cristiana che non tiene conto di queste cose, non vuole il tuo bene ma il tuo male. Vuole che non pensi e che resti per sempre spiritualmente immaturo.

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