Leone X (1475-1521) |
"È contro la volontà dello Spirito che gli eretici siano bruciati".
Secondo la Riforma nascente, l'uccisione degli eretici era contraria allo Spirito Santo, secondo Roma era un atto giusto, messo in pratica dall'inquisizione con i suoi roghi. Molti azzardano un tentativo di risposta a questo scandalo giustificando tali assassini come "errori di singoli" senza capire che il problema qui non è l'omicidio, è la sua giustificazione in termini dottrinali insegnati di autorità da parte della chiesa romana. Se la chiesa è infallibile nel suo magistero ordinario era infallibile anche quando diceva che era giusto uccidere chi insegnava dottrina diverse? La dottrina cattolica di allora era la stessa dei fondamentalisti islamici dell'ISIS di oggi: "chi insegna una dottrina spirituale non conferme alla organizzazione deve essere ucciso".
Un altro tentativo più sottile per giustificare l'errore è che si trattava qui di pena di morte per eretici che erano assassini, rivoltosi, congiuratori e violenti oppositori dell'ordine costituito. Certamente, tra coloro che dissentivano teologicamente dal cattolicesimo esistevano senz'altro anche una minoranza di persone con questo comportamento, ma il principio dottrinale vigente all'epoca, su piena legittimazione teologica della chiesa ufficiale, prevedeva la condanna a morte sul rogo e precedenti torture anche per chi contestava la dottrina cattolica in modo assolutamente pacifico, non violento, con il pieno rispetto delle autorità secolari.
La condanna a morte di una persona innocente di qualunque crimine, "colpevole" solo di esercitare la propria libertà di coscienza è IDENTICA alla condanna a morte di un embrione nel grembo materno, "colpevole" solo di essere vivo e sgradito alla madre. In termini morali è un problema di enorme gravità, come se la chiesa cattolica avesse difeso la legittimità dell'aborto. In questo modo, davanti ad un errore di questa portata, CROLLA la sua autorità.
La quasi totalità dei cattolici di oggi considererebbe eretico un magistero immaginario che autorizzasse l'uccisione di bambini innocenti, ma non considera eretico il magistero reale per avere insegnato la legittimità dell'omicidio dei dissenzienti teologici. La colpevolezza di questa chiesa è accresciuta ulteriormente dall'utilizzo di false giustificazioni, che abbiamo appena dimostrato del tutto vuote. E' colpevole davanti a Dio non solo l'assassino, è ancora più colpevole è chi legittima l'assassinio ed è pure colpevole chi cerca di giustificare con la menzogna tale legittimazione.
Lutero viene criticato per il suo appoggio alla repressione della rivolta dei contadini, tuttavia non si tiene conto che si trattava in questo caso di una vera e propria guerra di aggressione alle autorità costituite, che secondo la Scrittura hanno autorità legittima da Dio nell'utilizzare la forza per proteggere gli innocenti dagli assassini (cfr. Romani 13:1-5).
Come è noto, Lutero e tutta la Riforma protestante, salvo rari casi, era invece contraria alla pena di morte per gli eretici pacifici. Prendiamo come esempio il caso forse più noto, Guy Fawkes, (a cui è ispirata la nota maschera resa celebre dal film V come Vendetta del 2005), fu un cattolico che tentò di uccidere il legittimo Re d'Inghilterra, e venne condannato a morte dalle autorità cristiane non certo per i suoi errori teologici, ma per tentato omicidio.
Note
(1) Leone X era un omosessuale impenitente (1Cor 6:9), noto estimatore dell'astrologia che è abominio a Dio (Dt 18:10) tanto da fare aprire una facoltà di studio a Roma , morì meno di un anno dopo avere condannato il riformatore, probabilmente avvelenato da nemici cardinali per una congiura di palazzo (cfr. At 12:21-23).
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