martedì 21 marzo 2017

Contro l'eresia legalista della impossibilità della conversione poco prima della morte


Quando muore un personaggio famoso, noto per essere stato lontano da Dio durante la sua vita, i credenti legalisti affermano con grande sicurezza che è "certamente all'inferno". 

Ma su quale base biblica questo si può dire? Dove è scritto nella Bibbia che se qualcuno vive tutta la vita nel peccato ed in punto di morte decide sinceramente di accettare Gesù, Dio lo respinge? Se la conversione pochi istanti prima della morte è impossibile, quale è allora il tempo esatto prima della morte entro la quale la conversione è possibile e Dio la accetta? Un minuto? Un'ora? Un giorno? Una settimana? Un mese?, Un anno? Quanto? Sono tutte credenze umane senza fondamento.

Tu sei migliore di una persona anziana? Tu sei migliore di una persona che sta per morire? Perché Dio deve accettare te e rigettare lui? Dove leggi questo? Nella Bibbia è scritto esattamente l'opposto.

"Or uno dei malfattori appesi lo ingiuriava, dicendo: Se tu sei il Cristo, salva te stesso e noi. Ma l'altro, rispondendo, lo sgridava dicendo: Non hai neppure timore di Dio, trovandoti sotto la medesima condanna? Noi in realtà siamo giustamente condannati, perché riceviamo la dovuta pena dei nostri misfatti, ma costui non ha commesso alcun male. Poi disse a Gesù: Signore, ricordati di me quando verrai nel tuo regno. Allora Gesù gli disse: In verità ti dico: oggi tu sarai con me in paradiso" (Luca 23:39-43)

Con questo discorso non si vuole ovviamente asserire che "tutti si salvano" (Se vi fanno una obiezione tanto superficiale e falsa significa che non sono persone da prendere sul serio) ma che "Se un uomo è morto senza convertirsi a Cristo, si è dannato. mentre se prima di morire ha invocato Cristo sinceramente, come ha fatto il ladrone sulla croce, si è salvato"

Secondo la Bibbia non c'è alcuna possibilità di ottenere il perdono dopo la morte "Gli uomini muoiono solo una volta dopo di che viene il giudizio" (Ebrei 9:27). Tuttavia sino a prima della morte la possibilità di convertirsi, c'è per tutti. Questi dati biblici non possono essere usati per "rimandare la conversione", dato che chi fa così dimostra per l'appunto mancanza di sincerità. "Il loro cuore non era sincero con lui e non erano fedeli al suo patto" (Salmi 78:37). Alcuni dicono che la conversione se è sincera deve essere testimoniata in pubblico, ma come può testimoniare la sua fede in pubblico qualcuno che sta morendo? Sono tutte assurdità senza senso, figlie di una visione di Dio distruttiva ed ignorante. Perché Dio dovrebbe respingere con disprezzo la preghiera di un uomo di 90 anni che gli chiede perdono ad accettare la tua?

Ci sono altri versetti che dicono chiaramente questo:

"Il fine della legge è Cristo, per la giustificazione di ognuno che crede. Mosè infatti descrive così la giustizia che proviene dalla legge: L'uomo che fa quelle cose, vivrà per esse. Ma la giustizia che proviene dalla fede dice così: Non dire in cuor tuo: Chi salirà in Cielo? Questo significa farne discendere Cristo. Ovvero: Chi scenderà nell'abisso? Questo significa far risalire Cristo dai morti. Ma che dice essa? La parola è presso di te, nella tua bocca e nel tuo cuore. Questa è la parola della fede, che noi predichiamo; poiché se confessi con la tua bocca il Signore Gesù, e credi nel tuo cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvato. Col cuore infatti si crede per ottenere giustizia e con la bocca si fa confessione per ottenere salvezza" (Romani 10:4-10)

Il significato principale di questo versetto "Non dire in cuor tuo: Chi salirà in Cielo? Questo significa farne discendere Cristo. Ovvero: Chi scenderà nell'abisso? Questo significa far risalire Cristo dai morti" è che il cristiano non deve chiedersi chi salirà in cielo o scenderà nell'abisso per fargli udire la parola della fede, perché questo è stato già fatto da Cristo quando è morto e risorto, tuttavia questo significato non è l'unico che ci insegna il brano, ma ce n'è anche un altro altrettanto importante.

Il cristiano non deve chiedersi chi è l'uomo che dopo la morte salirà in cielo e chi è l'uomo che dopo la morte scenderà nell'abisso (inferno), ma solo predicare come si fa ad andare in cielo. Per grazia mediante la fede in Gesù Cristo. Non ha alcun senso chiedersi chi saranno coloro che hanno accolto il Vangelo prima di morire, il nostro dovere è soltanto predicare il Vangelo alle persone in modo che possano credere, non decidere i nomi dei salvati o dei riprovati. La Parola di Dio non ci rivela tutti i nomi dei salvati e tutti i nomi dei dannati, ci rivela cosa dobbiamo fare per essere tra i salvati

Noi non possiamo essere sicuri dei nomi dei dannati e neppure essere sicuri dei nomi dei salvati, possiamo essere sicuri solo dei pochi salvati e dannati di cui la Bibbia parla espressamente e della nostra salvezza personale, perché "Le cose occulte appartengono a Dio" (Deuteronomio 29:29).

Alcuni potrebbero dire che non è giusto che chi si converte in punto di morte possa essere tra i salvati esattamente come chi ha servito Dio tutta la vita, eppure Gesù ha risposto ampiamente a questo:

"Il regno dei cieli infatti è simile a un padrone di casa, che di buon mattino uscì per prendere a giornata dei lavoratori e mandarli nella sua vigna. Accordatosi con i lavoratori per un denaro al giorno, li mandò nella sua vigna. Uscito poi verso l'ora terza, ne vide altri che stavano in piazza disoccupati. E disse loro: "Andate anche voi nella vigna e io vi darò ciò che è giusto". Ed essi andarono. Uscito di nuovo verso l'ora sesta e l'ora nona, fece altrettanto. Uscito ancora verso l'undicesima ora, ne trovò altri che se ne stavano disoccupati e disse loro: "Perché ve ne state qui tutto il giorno senza far nulla?". Essi gli dissero: "Perché nessuno ci ha presi a giornata". Egli disse loro: "Andate anche voi nella vigna e riceverete ciò che è giusto". Poi fattosi sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: "Chiama i lavoratori e paga loro il salario, cominciando dagli ultimi fino ai primi". 9 E, venuti quelli dell'undicesima ora, ricevettero ciascuno un denaro. Quando vennero i primi, pensavano di ricevere di più, ma ricevettero anch'essi un denaro per uno. Nel riceverlo, mormoravano contro il padrone di casa, dicendo: "Questi ultimi hanno lavorato solo un'ora, e tu li hai trattati come noi che abbiamo sopportato il peso e il caldo della giornata". Ma egli, rispondendo, disse a uno di loro: "Amico, io non ti faccio alcun torto; non ti sei accordato con me per un denaro? 14 Prendi ciò che è tuo e vattene; ma io voglio dare a quest'ultimo quanto a te. Non mi è forse lecito fare del mio ciò che voglio? O il tuo occhio è cattivo, perché io sono buono?". Così gli ultimi saranno primi e i primi ultimi, perché molti sono chiamati, ma pochi eletti" (Matteo 20:1-16)

Alcuni sono chiamati alla conversione nei primi momenti della loro vita, da bambini appena capaci di credere, altri da anziani a 100 anni, magari anche pochi giorni, poche ore, pochi minuti o persino pochi secondi prima della morte. Altri ancora sentono il Vangelo, lo rifiutano quando viene loro annunciato, magari sono tossicodipendenti che si iniettano una grande quantità di eroina, si rendono conto di stare per morire di overdose e negli ultimi attimi di coscienza prima del trapasso invocano Gesù Cristo chiedendo perdono. Perché bisogna scandalizzarsi di questo? Dio non è padrone delle sue ricchezze? Perché bisogna protestare se dona la salvezza a persone diverse in momenti diversi? 

Il monito finale è terribile, molti ultimi saranno primi e molti primi saranno ultimi, questo ci ricorda non solo che alcuni che oggi sono ultimi, peccatori immersi nel mondo saranno chiamati alla fede prima della fine della loro vita (Salo di Tarso che da nemico di Dio è diventato un grande Apostolo!), ma anche che alcuni che "credono di credere" e sono primi esteriormente, in realtà saranno ultimi, daranno prova di essere stati dei falsi convertiti e saranno rigettati (Giuda Iscariota che da grande Apostolo è diventato un nemico di Dio!).

Sul piano umano, esteriore tanto caro ai legalisti chi avrebbe considerato Giuda Iscariota un dannato e Saulo di Tarso un salvato? Eppure Dio ci sorprende e ribalta ogni apparenza umano. I legalisti non comprendendo la grazia si attengono alla legge, come il fratello maggiore nella parabola del figliuol prodigo.

"Or il suo figlio maggiore era nei campi; e come ritornava e giunse vicino a casa, udì la musica e le danze. Chiamato allora un servo, gli domandò cosa fosse tutto ciò. E quello gli disse: "È tornato tuo fratello e tuo padre ha ammazzato il vitello ingrassato, perché lo ha riavuto sano e salvo". Udito ciò, egli si adirò e non volle entrare; allora suo padre uscì e lo pregava di entrare. Ma egli, rispose al padre e disse: "Ecco, son già tanti anni che io ti servo e non ho mai trasgredito alcun tuo comandamento, eppure non mi hai mai dato un capretto per far festa con i miei amici. Ma quando è tornato questo tuo figlio, che ha divorato i tuoi beni con le meretrici, tu hai ammazzato per lui il vitello ingrassato". Allora il padre gli disse: "Figlio, tu sei sempre con me, e ogni cosa mia è tua. Ma si doveva fare festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato" (Luca 15:25-32)

I legalisti non sono felici della conversione dei peccatori, ma invidiosi di essa... per il semplice fatto che i primi a non essere convertiti sono proprio loro. Sono talmente arroganti che non solo non capiscono la grazia cercando di allontanare le persone da Dio, ma loro stessi non entrano al banchetto celeste per puro egocentrismo ed autocompiacimento. Sono dannati dalla loro comprensione completamente sbagliata del Vangelo. Sono loro i "cani della circoncisione" da cui Paolo comanda di guardarsi.

"Per me certo non è gravoso scrivervi le stesse cose, e per voi è una salvaguardia. Guardatevi dai cani, guardatevi dai cattivi operai, guardatevi da quelli che si fanno mutilare" (Filippesi 3:1-2).

Un chiaro segno di riprovazione e di assenza di conversione in questi legalisti è che anziché accettare serenamente questo dato biblico "Non sappiamo i nomi dei salvati, sappiamo solo che chi ha accettato Gesù prima di morire si  è salvato e chi non lo ha fatto non si è salvato" cercano inutilmente di oscurare questa palese verità con argomentazioni pretestuose.

"Com'è vero che io vivo, dice il Signore, DIO, io non mi compiaccio della morte dell'empio, ma che l'empio si converta dalla sua via e viva; convertitevi, convertitevi dalle vostre vie malvagie! Perché morireste, o casa d'Israele?" (Ezechiele 33:11)

Uno si sucida saltando da un ponte? Possiamo dire che è sicuramente all'inferno? No. Perché nel breve tempo prima che egli impatti il suolo tra il salto e l'impatto, se Dio vuole ha il potere di rigenerarlo. Ripetiamo "Se Dio vuole". Questo legittima il suicidio? Ovviamente no, semmai una obiezione tanto pretestuosa ed insensata, legittima la evidenza della mancanza di conversione in chi la pone. Uno che è nato di nuovo queste cose le intuisce al volo, senza necessità di dargli mille chiarificazioni, dato che tanto essendo cieco alle cose di Dio, fraintenderà pure quelle. Uno che si pone come contestatore rabbioso che mente spudoratamente e inganna con falsi argomenti solo per contraddire, non fa altro che dimostrare di non appartenere a Dio.

Per i legalisti, se qualcuno va sinceramente a Dio con fede negli ultimi momenti della sua vita, viene rigettato perché "non è stato abbastanza buono". Ecco il germe del male che colpisce anche qui, la falsa dottrina della perdita della salvezza e del merito, quasi come se ci fosse un limite oltre il quale la grazia di Dio è incapace di operare per convertire. Quasi come se Dio salvasse le persone in base al loro comportamento e non in base alla sua sovranità. Al contrario per Dio nessuno è buono, e proprio per questo accetta tutti i cattivi che vanno a lui.

Mentre i cristiani biblici sono sicuri della propria salvezza, i legalisti non sono sicuri della propria salvezza ma sicuri della dannazione degli altri. 

Una totale inversione della Parola di Dio.

"Tutti quelli che il Padre mi dà verranno a me; e colui che viene a me, non lo caccerò fuori" (Giovanni 6:37)


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Riposte alle 10 obiezioni più frequenti dei legalisti

Accusa legalista 1: "Il ladrone era ancora sotto il nuovo patto, oggi siamo nel nuovo!"

E quindi? La salvezza è per grazia mediante la fede nell'opera del Messia da Genesi ad Apocalisse, anche i credenti del primo patto non erano salvati a causa della loro osservanza della legge ma per mezzo della fede in Gesù anche se conoscevano poco di lui. Oggi la salvezza è più facile che nel primo patto dato che abbiamo lo Spirito Santo dimorante. L'unica condizione è la fede.

Accusa legalista 2: "Per essere salvati non basta credere ma bisogna anche essere battezzati in acqua"

Il battesimo in acqua è un importante atto di ubbidienza ma quello che salva non è l'acqua che è solo il sigillo esteriore del patto avvenuto interiormente, ma il battesimo nel corpo di Cristo che avviene alla conversione "Noi tutti siamo stati battezzati in uno Spirito nel medesimo corpo" (1Corinzi 12:13) allo stesso modo Abramo è stato salvato mediante la fede diversi anni prima di essere circonciso eppure era già salvato durante quegli anni.

Accusa legalista 3: "Questo è un modo buonista per dire che Dio salva tutti!"

No. Si salva chi crede sinceramente, non chi rimanda la conversione credendo di ingannare Dio, costui inganna soltanto sé stesso. Semmai è chi crede che la sola fede (la fede vera ovviamente non quella falsa sei falsi convertiti) non è sufficiente che sicuramente non è salvato.

Accusa legalista 4: "Per essere salvati è necessario sentire la predicazione del Vangelo!"

Ma quanti sono coloro che hanno sentito predicare il Vangelo e che non ci hanno fatto troppo caso nell'immediato e che quando sono nella distretta se ne rammentano? Predicare il Vangelo è seminare, sta a Dio decidere dove, quando, come e con chi fare in modo che i semi da noi annunciati portino frutto di conversione.

Accusa legalista 5: "Dici così perché vuoi legittimare il peccato!"

Dico questo perché la Parola di Dio insegna che la potenza del Salvatore è superiore a quella di qualunque peccato. Ovviamente qui si parla di conversioni vere, di persone che se avessero possibilità di vivere altri anni li vivrebbero in santità ed ubbidienza, non di commedie inscenate per cercare di impressionare Dio da parte di peccatori impenitenti. Inoltre sbagli gravemente nel "decidere che le nostre intenzioni sono negative". Se hai dei dubbi, prima chiedi e quando avrai una risposta potrai parlare con cognizione di causa.

Accusa legalista 6: "Ma non è possibile che si possa salvare un cantante rock che parlava del diavolo nelle sue canzoni!"

Ma la salvezza è o no per sola fede? Oppure è per fede più la necessità di non avere peccato troppo prima della conversione? Se un cantante rock capisce che sta morendo ed invoca sinceramente il Signore (ripeto: invoca sinceramente) perché, l'Eterno dovrebbe fare una discriminazione e non accoglierlo in cielo?

"Non c'è distinzione fra il Giudeo e il Greco, perché uno stesso è il Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che lo invocano" (Romani 10:12)

"Non ha fatto alcuna differenza tra noi e loro, avendo purificato i loro cuori mediante la fede" (Atti 15:9).

Accusa legalista 7: "Una professione di fede in privato deve essere fatta anche in pubblico"

Ma come fa a professare la sua fede domani in pubblico... qualcuno non arriverà vivo a domani? Ci sono parecchi casi comunque di persone che in punto di morte sono state assistite da pastori che li hanno esortati alla fede e che dopo che li hanno evangelizzati hanno davvero osservato un cambiamento interiore e che hanno testimoniato di credere in Gesù, anche se sono morti poche ore dopo. Sembra che persino alcuni dei nazisti impiccati a Norimberga prima di essere giustiziati abbiano creduto in Gesù come Salvatore, vivendo una vera conversione, assisti da un pastore luterano. Possibile che la fede dei legalisti sia migliore di quella di queste persone? Possibile che siano onniscienti come Dio da valutare la legittimità di una conversione? Una persona che passa tutta la sua vita ad insegnare eresie legaliste e bugiarde ed a mettere pesi sulle coscienze è davvero spiritualmente migliore di coloro a cui Dio dona di credere in lui negli ultimi attimi della loro vita?

Ricordo la testimonianza di un pastore che faceva il cappellano presso una nave, aveva evangelizzato più volte un marinaio bestemmiatore che non ne voleva sapere di convertirsi. Ci fu una tempesta ed il marinaio fu sbalzato in mare, tentarono di salvarlo ma fu inutile. Cessata la tempesta, fu ritrovato ad alcune leghe di distanza aggrappato ad un pezzo di legno e tratto in salvo. Ebbene mentre era in mare aveva invocato il Signore con tutto il cuore ed era stato rigenerato. Non si trattava di una conversione momentanea, ma rimase stabile nella fede per tutta la vita. Ora, se il marinaio non fosse stato ritrovato in mare, sarebbe sicuramente stato considerato "dannato all'inferno" per la mentalità legalista.

Accusa legalista 8: "Ma se è così allora non possiamo più dire di essere migliori degli altri!"

Vero. Infatti noi non siamo migliori degli altri, siamo dei perduti come loro a cui Dio ha concesso di capire il suo piano di salvezza meraviglioso, alcuni lo capiscono molti anni prima della morte altri pochi secondi ma che importa?

E' sempre Dio ad operare.

Accusa legalista 9: "Ma come fa uno a pentirsi sinceramente in pochi secondi se non lo ha fatto in tutta la sua vita sino a quel momento? Non è possibile!"

Non è possibile all'uomo, ma è possibile a Dio "Per gli uomini questo è impossibile, ma per Dio ogni cosa è possibile" (Matteo 19:26).

La fede non è qualcosa che viene dall'uomo, ma un dono di Dio "Voi infatti siete stati salvati per grazia, mediante la fede, e ciò non viene da voi, è il dono di Dio, non per opere, perché nessuno si glori" (Efesini 2:8-9).

E' Gesù che "crea la fede e la rende perfetta" (Ebrei 12:2).

Il dono di credere correttamente viene impartito sovranamente da Dio al peccatore, perché è lo Spirito Santo che produce la fede, non è la fede del peccatore che "attira" lo Spirito Santo. La rigenerazione è monergistica (si basa soltanto sulla energia di Dio), non sinergistica (collaborazione tra la energia di Dio e quella del peccatore).

Se Dio può salvare un bambino nel ventre materno, o un pagano in un paese dove non è mai stato predicato il Vangelo, perché non può salvare qualcuno che ha ascoltato il Vangelo in precedenza ma non gli ha ancora creduto?

Accusa legalista 10: "Ma non è possibile che fratelli così buoni e dotti nella Parola sbaglino! Se loro dicono che il cantante Tizio o il religioso Caio sta sicuramente bruciando all'inferno è sicuramente vero!"

Non farti manipolare dal diavolo fratello mio.

Nessuno qui sta dicendo che il cantante Tizio ed il religioso Caio sono sicuramente salvati. Stiamo dicendo quello dice la Parola. Nessuno può essere certo al 100% che il cantante Tizio, il religioso Caio o chiunque altro sono al 100% dannati e che non hanno invocato il Signore poco prima di morire. 


Pretendere di avere la certezza assoluta di quello che una persona ha fatto o non ha fatto negli ultimi istanti di vita, significa pretendere di avere la onniscienza che ha Dio soltanto."Io sono colui che scruta le reni e i cuori" (Apocalisse 2:23).

Solo Dio sa chi ha creduto in lui alla fine e chi non lo ha fatto. La Bibbia ci dice cosa fare per salvarci, non ci dice i nomi e i cognomi di chi lo ha fatto e chi no. Possiamo dire che se Tizio non si è ravveduto prima di morire si è dannato, non possiamo dire che sicuramente Tizio non si è ravveduto ed in questo momento sta bruciando all'inferno.

Non è la stessa cosa. So che ti vietano di ragionare, ti vietano di pensare, ti vietano di fare ragionamenti articolati, ma ti assicuro che questi due concetti sono diversi. Riflettici.

Il fatto stesso che questi legalisti cercano di fare credere che questi due concetti sono uguali, significa che sono bugiardi e figli del padre della menzogna. Un cristiano vero non ha bisogno di mentire e calunniare gli altri per esprimere la sua posizione. Se tu credi alle parole di queste persone, stai confidando nell'uomo. La triste verità è che non tutti sono persone sincere come te o me che per capire cosa è vero, cercano nella Bibbia la verità e quando scoprono che una dottrina è falsa la abbandonano e quando scoprono che è vera la seguono. Molti sono solo falsi convertiti che odiano la verità, odiano la Parola di Dio, odiano chi cammina nella verità, amano un falso predicatore che li ha sedotti e quando la verità viene loro annunciata cercano sempre e soltanto di calpestarla e di sbranare chi gliela insegna. Molti amano il proprio desiderio di essere nella verità più che la verità. Leggi il secondo capitolo di 2Pietro, perché parla proprio di loro.

Quello che emerge dalla Parola di Dio è che chi insegna che Dio rigetta chi lo cerca, lo fa perché lui stesso ha rigettato Dio e quindi è stato rigettato da lui.

Gesù è morto per tutti coloro che credono in lui "Non prego soltanto per questi, ma anche per quelli che credono in me per mezzo della loro parola" (Giovanni 17:20), non ha alcuna rilevanza la quantità di tempo tra la conversione di una persona e la sua morte. Nessuno può dire quale è il tempo esatto prima della morte entro la quale la conversione è possibile, per il semplice fatto che questo limite definito di tempo non c'è. Ogni istante che Dio dona agli uomini è un dono prezioso, che abbiamo la responsabilità di usare bene.

"DIO è un giusto giudice e un Dio che si adira ogni giorno contro i malfattori. Se il malvagio non si converte, egli aguzzerà la sua spada; ha già teso il suo arco e lo ha preparato" (Salmi 7:10-11)

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